Sintesi

Questo blog è nato legato al corso "Storia delle cose. Anatomia e antropologia degli oggetti" di natura antropologica e storico/filosofica del Politecnico di Torino, tenuto dal Professore Vittorio Marchis. Durante il corso abbiamo analizzato gli oggetti e il loro rapporto con costruttore e utilizzatore.  
Il tema dell'analisi di quest'anno era "l'artificiale" inteso come un artefatto ideato e costruito dall'uomo imitando ciò che è già presente in natura.

Per il mio blog ho scelto la memoria e ho condotto l'analisi spaziando tra i vari ambiti a cui essa è connessa. Come prima fase ho fatto chiarezza tramite un brain storming concluso con la creazione di una mappa concettuale e una nuvola di parole. La memoria artificiale, dunque, cos'è? Cambiano i modi di pronunciarla nel mondo, cambiano gli artefatti a essa legati: Hard disk, chiavette usb, schede di memoria in ambito informatico; edifici, memoriali, musei, biblioteche in ambito architettonico; fotografie in ambito visivo; testimonianze, documenti, diari in ambito letterario e storico; ma rimangono tutti vicini alla necessità di conservare e far rivivere momenti e avvenimenti importanti. Ho cercato di approfondire questi aspetti schematizzando gli elementi che ne fanno parte e documentandomi con articoli di giornali, quotidiani o riviste specializzate online.
Ho provato a soffermarmi sulle evoluzioni degli strumenti per lasciare una traccia (dai lunghi ritratti alla borghesia nel 1700, fino all'avanzamento delle più rapide fotocamere), dalle forme alternative di chiavette Usb (che sfociano nel Kitsch) fino alle dimensioni alternative delle schede di memoria. Parlando di materiali alternativi, con tutti i cambiamenti e i miglioramenti apportati dall'uomo alle invenzioni del XXI secolo non potevo non dare grande spazio alle invenzioni ecosostenibili e a riciclaggio di componenti difficilmente smaltibili.
Spostandoci sugli ambiti artistici ho potuto notare che la memoria artificiale in campo informatico non è particolarmente apprezzata in testi musicali, dove invece compare molto il tema del ricordo attraverso fotografie, oggetti di proprietà della persona ricordata e scritture della stessa. Tra i film ho trovato molti riferimenti a società utopiche o a perdite di memoria con stratagemmi vari per tenere più informazioni possibili con sé: il caso più particolare sono i tatuaggi del protagonista di "Memento".
La letteratura spazia decisamente riguardo al tema, basti pensare alle società utopiche di 1984 e Fahrenheit 451 (che hanno subito poi anche la rappresentazione cinematografica), il cui  governo vuole eliminare o alterare la memoria storica e letteraria dei cittadini cambiando i testi dei quotidiani o anche bruciando tutti i libri, per poter manipolare le persone a proprio piacimento; o a diari, tra i quali il più importante il Diario di Anna Frank, che, oltre ad essere parte di una memoria personale (come tutti i diari) ha un importante ruolo di memoria storica. Al riguardo, particolarmente nel tema della Shoa, ho fatto un approfondimento che tocca l'ambito dell'architettura, materia dal grande potere espressivo, soprattutto se associata a eventi emotivamente toccanti e errori in grado di segnare un'epoca.

Tornando alla parte informatica non sono mancate le statistiche e le tabelle relative alle modalità di utilizzo, alle unità di misura e ai rischi dell'utilizzo di memorie quali hard disk, card, chiavette usb. Poi attraverso luoghi, personaggi e brevetti ho ripercorso la storia per capire come un apparecchio così  ingombrante, costoso, e -a detta di molti all'epoca- non  indispensabile, sia giunto ad essere, oggi, alla portata di tutti, tanto da essere presente all'interno della maggior parte dei dispositivi tecnologici di cui facciamo uso.
In conclusione sono stati analizzati gli aspetti di tipo visivo, i tratti coi quali la memoria artificiale si presenta a noi in maniera stilizzata tutti i giorni, cercando di metterne in luce i significati intrinsechi alla rappresentazione simbolica. E sono state associate anche delle immagini a ciascun termine emerso nell'approfondimento dell'abbecedario (creando l'abbecedario illustrato) per poter mostrare e riassumere in un modo di un certo impatto tutti i contenuti e le nozioni disseminate nel blog.
La memoria artificiale, comunque, per quanto vasta di scoperte sia tutt'ora, è ancora a metà di un lungo percorso che vede persone sempre più impegnate a lasciare un importante segno. Ogni innovazione è, infatti, alla base di altre dieci. Qualche anno fa Bill Healy, dirigente di una società del settore, diceva: "I dischi contenenti centinaia di gigabyte saranno abbastanza piccoli da poter essere usati come gioielleria. Avrete con voi ogni album e brano acquistato, ogni foto che avete scattato e tutte le registrazioni contabili" parlando del futuro prossimo. Cosa ci aspetterà il futuro ancora più lontano?

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